Grillo e i grillismi. Una riflessione di Aldo Fappani

Sarò controcorrente nel giudicare criticamente il legittimo agire mediatico e di piazza di Beppe Grillo e dei suoi fans ma lo voglio esprimere. Senza grande stupore ho preso atto di articolazioni e attualità del fenomeno che si esplica spesso a tinte populiste tra urla, ingiurie, insulti, non so fino a che punto da comico valente. In ogni caso esercita il suo non facile mestiere. E al di là di stile e linguaggio dissacrante ritengo i messaggi di Grillo utili denunce. Che stimolano tutti - uomini e donne, bigotti, opportunisti, caste, potentati, lobby - a riflettere sul proprio agire assumendosene le responsabilità. Ma che non indicano a sufficienza credibili indicazioni alternative o precise ricette curative dei mali evidenziati se non con le solite frasi roboanti “ mandiamoli a casa, vaffanculo questo e quello, scendiamo in campo ” sovente abbastanza retoriche, comode, semplicistiche. Prediche altisonanti e giudizi categorici paiono dettate da un coraggio sensazionale che non guarda in faccia a nessuno. Ma che al di là di sferzanti esternazioni tese in contemporanea a ridicolizzare, denunciare e rassicurare, rischiano di indurre tanta altra gente all’antipolitica o a scivolare in uno strisciante qualunquismo con sbocchi imprevedibili. Per cui senza demonizzare nessuno avverto pure dei rischi nel nuovo ed esplosivo “ profetismo decisionista grillista “. In quanto semplifica pericolosamente all’estremo contraddizioni e problemi magari reali ma facendo ad esempio della classe politica italiana di tutta l’erba un fascio. E francamente ciò non è ne logico e neppure giusto.

O divertendosi a sparare ad alzo zero contro i partiti politici in quanto tali che a mio giudizio non vanno di certo aboliti ma semmai rigenerati e rifondati con partecipazione attiva, passione, idealità, progettualità propositiva. Beppe Grillo è simpatico per la sua ironia anticonformista e graffiante, ma a volte è esagerato e persino patetico al limite della sopportazione. In quanto affrontare le questioni spinose solo con la mannaia del duro e crudo dileggio alla lunga risulta poco credibile. Premesso ciò ammetto che la sua presenza nello scenario italiano sia comunque provocatoriamente necessaria.

 

Aldo Fappani

Consigliere provinciale

Rifondazione Comunista-Sinistra Europea

 

Valle Mosso - 29 settembre 2.007

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Commenti

Ritratto di Aldo

La polemica anti politica di Grillo è accompagnata da uno spessore culturale ma anche etico molto limitato. è la classica polemica dell' urlo, non è questo un modeo avlido per sensibilizzare le coscienze del popolo. Consigliereì ai seguaci di beppe grillo di leggere qualche libro di Errico Malatesta, Bakunin o Cafiero