WORLD SOCIAL FORUM 2008. Tutti gli appuntamenti!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

WORLD SOCIAL FORUM 2008

Per chi è allergico a ogni forma di ritualità e per chi fa della lotta ai gas serra una priorità è certamente una buona notizia: quest'anno il World Social Forum non si terrà in una sola città ma sarà celebrato da centinaia di eventi delocalizzati in tutto il pianeta ma collegati via internet. di Sabina Morandi

Per chi è allergico a ogni forma di ritualità e per chi fa della lotta ai gas serra una priorità è certamente una buona notizia: quest'anno il World Social Forum non si terrà in una sola città ma sarà celebrato da centinaia di eventi delocalizzati in tutto il pianeta ma collegati via internet. La decisione, presa a Nairobi al termine dell'ultimo social forum mondiale, oltre a far risparmiare soldi e lavoro alle organizzazioni locali - ed evitare la notevole quantità di emissioni che comportano i viaggi aerei - consente una maggiore partecipazione di quelle realtà locali che a volte i grandi eventi mediatici tendono a oscurare ma che sono spesso portatrici di istanze molto radicali. Il World Social Forum 2008 parte sull'onda di una piccola vittoria sul fronte degli Epa, gli accordi di partenariato economico in versione europea contro i quali proprio da Nairobi era stata lanciata la campagna internazionale. Nel recente vertice di Lisbona l'Unione europea ha dovuto piegarsi al dietrofront di alcuni paesi africani - come il Senegal, il Sudafrica e la Namibia - anche se le organizzazioni di base sono lontane dal cantare vittoria. Gli Epa hanno solo rallentato l'andatura mentre il Kenya, che l'hanno scorso ha accolto a braccia più o meno aperte gli attivisti stranieri, è precipitato in una crisi drammatica.

E' fondamentale quindi che il Forum torni nelle comunità dove le organizzazioni, le reti, i movimenti e i sindacati sono più radicati e dove l'attività di sensibilizzazione e controinformazione che ormai da 8 anni si tiene in concomitanza con il World Economic Forum di Davos, è più feconda. Organizzazioni e gruppi che hanno risposto prontamente all'appello preparando iniziative, marce e seminari non solo per la Giornata di azione globale del 26 gennaio, ma per tutta la settimana.Consultando il nuovo sito - http://www.wsf2008.net" www.wsf2008.net - si può avere una mappa in tempo reale degli eventi che vengono organizzati in tutto il pianeta.

La Giornata d'azione verrà preceduta il 22 gennaio da una staffetta di conferenze stampa tra Atlanta (Usa), Channai e Mumbai (India), Bruxelles, Sao Paulo, Rio De Janeiro, Belem, Città del Messico, Barcellona, Seoul (Korea), Zurigo, Manila, l'Avana e luoghi di conflitto come Erbil (Iraq), Ramallah (Palestina) e Beirut (Libano).

Riusciranno i nostri eroi a tenere alta la bandiera dell'Altro mondo possibile in assenza di telecamere e grandi sponsor? E' presto per dirlo ma di certo basta un'occhiata all'elenco alfabetico degli eventi per constatare la salute del movimento dei movimenti, in grado di organizzare iniziative nei luoghi più improbabili del pianeta.

In AFGHANISTAN il 26 gennaio si aprirà a Kabul una conferenza della società civile afgana organizzata dalla ong italiana Peacewaves.

In ALGERIA si terrà un incontro della rete magrebina su "l'Altermondialismo: mito e realtà", ad Algeri, e un meeting di poesia popolare ad Aulef.

In AUSTRALIA marceranno per la prima volta gli aborigeni per ricordare "Il giorno dell'invasione".

In AUSTRIA si terrà un carnevale di solidarietà a Vienna e una conferenza a Linz.

A Dhaka, in BANGLADESH, si terrà una manifestazione per il diritto alla casa dopo i recenti uragani.

In BELGIO un tour guidato nell'Altra Bruxelles e una settimana di mobilitazioni con attività interattive e videoconferenze.

In BRASILE carnevale di solidarietà a Belem, concerto a Rio de Janeiro e azioni a Sao Paulo, Brasilia, Curitiba, Natal, Belo Horizonte, Goiania, Pelotas e Pontal do Paranapanema.

Iniziative in CAMERUN, in CANADA, e in Repubblica CECA, con una manifestazione contro le basi militari a Praga.

Azioni dirette nelle CANARIE, a Santiago del CILE e a Bogotà, in COLOMBIA dove si terrà un grande concerto.

Celebrazioni dei social forum locali sono previste anche in CONGO e a Kinshasa.

Fitto programma in COREA DEL SUD, con una settimana di iniziative "per un mondo senza povertà, guerra e discriminazioni".

Azioni in COSTA D'AVORIO, in COSTARICA, a CUBA, dove verrà lanciata la IV Assemblea generale dei popoli caraibici, e in EL SALVADOR.

Altre iniziative in EGITTO mentre nelle FILIPPINE la Stop War Coalition ha organizzato una accampamento popolare (il 24 e 25 gennaio) e una manifestazione a Manila per il 26.

In FINLANDIA azioni e comizi volanti a Helsinki già dal 21.

In FRANCIA è prevista per il 26 gennaio una grande mobilitazione a Parigi, con al centro una giornata studio alla quale parteciperanno, tra gli altri, Samir Amin, Walden Bello, Bernard Cassen, François Houtart, Gus Massiah, Riccardo Petrella, Emir Sader. Sono previste attività in molte altre città (Lione, Nizza, Rennes, Auxer, Aix-En-Provence, Grenoble, Bigorre, Tolosa, Nantes, Ivry…) mentre in GERMANIA iniziative a Francoforte, un seminario a Wuppertal e una fiera all'aperto a Stoccarda.

Mobilitata la GRECIA (Atene) mentre in GIAPPONE si protesta a Hokkaido contro il G8 che sarà a breve ospitato nel paese, e a Tokio.

In GRAN BRETAGNA azioni dirette contro la nuova centrale a carbone a Londra mentre in GUATEMALA la giornata si aprirà con una cerimonia Maya (alle 4 del mattino) per i buoni auspici della mobilitazione a base di commercio equo, dibattiti e musica a Guatemala City.

Ad HAITI attività di informazione per tutta la settimana, in INDIA protesta di contadini indebitati con parata di barche, proiezione di film, meeting sulla democrazia e tante altre iniziative a Mumbai dal 19 al 26 gennaio, mentre a Chennai, nel sud del paese, si terrà una marcia delle donne.

In INDONESIA saranno i piccoli contadini e i popoli indigeni protagonisti delle azioni, rispondendo all'appello di Via Campesina.

In IRAQ l' Hiwar Centre di Erbil sta coordinando azioni che si terranno a Erbil, Dohuk, Suleymania e altre città del Kurdistan iracheno, tra le quali un dibattito pubblico tra attivisti e politici laici e religiosi. L'Iraq non violent movement organizzerà azioni nelle città del centro e del sud del paese, la Lega delle Donne Irachene organizzerà un'iniziativa a Najaf mentre a Samawa City ogni ragazzo sostituirà la sua pistola giocattolo con un palloncino. Sempre in Iraq la Veen Organization promuoverà un seminario sui diritti dell'infanzia a Mosul, l'Unione della Gioventù democratica e l'Unione degli studenti del Kurdistan organizza letture di poesie in cinque città, e a Baghdad un gruppo di intellettuali promuoverà sulla stampa locale la diffusione del dossier Wsf.

In KENYA il Kenya Social Forum che ha ospitato l'edizione 2007 propone svariate attività di mobilitazione.

In LIBANO si aprirà il 26 gennaio il Beirut International Resistance Social Forum.

Mobilitazioni a Bouznika in MAROCCO, dove si terranno iniziative con esponenti del Manifeste Euro-Africain.

In MAURITANIA, dopo che il governo ha vietato di celebrare il Maghreb Social Forum, a Nouadhibou si terrà un dibattito sulla cittadinanza e a Nouakchott ci sarà l'incontro dell'Assemblea per la cittadinanza dei popoli del Magreb.

In MESSICO la Marcia del grano e il Mexico Social Forum coincideranno con il summit dei Capi di Stato dell'America Latina, contrappuntato da letture, concerti, teatro e danza.

Mobilitazioni anche in MOZAMBICO, in NIGER, in PAKISTAN e in PALESTINA dove il National Committee for the Commemoration of the Nakba, la Palestinian grassroots Anti-Apartheid Wall Campaign e al-Mubadara (Palestinian National Initiative), stanno programmando azioni simboliche lungo il Muro.

Another Voice Campaign denuncerà a Ramallah il massacro del popolo palestinese che continua a causa dell'assedio.

Eventi in PORTOGALLO, in ROMANIA e in RUSSIA dove l'Union of Coordinating Councils of Russia organizza varie azioni "Per i diritti civili e la giustizia sociale".

In SPAGNA ci si mobilita con performance e dibattiti a Madrid, con il meeting dei movimenti in Andalusia, con una marcia a Cordova, con il primo Forum Social Catalano a Barcellona e con l'assemblea dei movimenti sociali in Galizia.

Azioni in SENEGAL, in SRI LANKA e in SVEZIA con iniziative sul commercio equo e solidale, proiezione di corti e musica no-stop a Malmoe; a Stoccolma seminari, dibattiti e una festa la sera del 26 gennaio.

In SVIZZERA, a Zurigo, si celebra il contro-World Economic Forum "The Other Davos", a Ginevra si terrà la seconda Solidarity Crusade.

Iniziative in SUD AFRICA, in THAILANDIA e in TOGO.

In TURCHIA mobilitazioni a Istanbul, Ankara, Izmir.

Negli USA, ad Atlanta, la Poor People's Caravan andrà in giro per le strade mentre a New Orleans gli sfollati dall'uragano Katrina insceneranno delle azioni simboliche per invocare il diritto al ritorno dei superstiti. Ci saranno anche mobilitazioni e spettacoli a New York, Washington, San Francisco e nelle principali città statunitensi. Azioni al confine col Messico contro il "Muro della morte" ma anche nel Vermont e in Indiana.

In ITALIA sono previste numerose iniziative contro la guerra, per il disarmo, contro il razzismo e la xenofobia, sui temi del lavoro, dei diritti, dell'ambiente e dell'altra economia, che in molti casi si collegheranno alle principali vertenze aperte sul territorio. Iniziative ad AOSTA, TRENTO, VERONA, GENOVA e IMPERIA. Arci Torino e Arci Terni stanno organizzando a TORINO un concerto in memoria degli operai della ThyssenKrupp, mentre a MILANO si terrà una serata di solidarietà a sostegno dei Sem Terra. Mobilitate anche PRATO (per i diritti dei diversamente abili) MACERATA (per i diritti degli indios Mapuche), VASTO (contro la precarietà) e LANCIANO (contro la guerra). Iniziative anche L'AQUILA, SULMONA, LUCA DEI MARSI e RAIANO in Abruzzo.

Il Patto permanente contro la guerra sta organizzando iniziative in diverse regioni e si terrà un presidio alla base militare di Ghedi (BRESCIA) contro la presenza di bombe atomiche.

Il Movimento antagonista toscano, la Confederazione Cobas e altri organizzeranno il 26 a FIRENZE una manifestazione sul processo in corso contro gli attivisti dei movimenti.

Action for peace organizza incontri in 6 città con pacifisti israeliani e palestinesi.

Gli attivisti non violenti della RETE LILLIPUT daranno vita ad azioni simboliche per la pace e il disarmo.

A ROMA tra il 23 e il 26 gennaio incontri promossi da Upter e altre organizzazioni, inclusa una serata danzante. Sempre a Roma la Città dell'Altreconomia - la prima città nella città del commercio equo, del biologico, del riciclo e delle economie sociali - ospiterà un evento organizzato dalle realtà dell'economia solidale Fair e Liberomondo insieme a Reorient, CRBM e Crocevia, in contemporanea ad analoghe iniziative promosse da Thanapara Project in Bangladesh, Asha Handicrafts a Mumbai (India), Rais network a Città del Guatemala, Kwanza a Dar es Salama (Tanzania) e nella baraccopoli di Korogocho a Nairobi (Kenya). Sempre a ROMA il 24 seminario organizzato da Focsiv in collaborazione con Associazione italiana Ong.

(http://www.faircoop.it/wsf2008.htm)

Liberazione, 22/01/2008