Perchè la sinistra dovrebbe difendere i notai di Giovanni Mancini

In tema di liberalizzazioni

Perché la sinistra dovrebbe difendere i notai

Con il decreto Bersani sulle liberalizzazioni e con gli emendamenti presentati, poi ritirati, si era deciso, tra l'altro, di distruggere una delle poche cose che funzionano veramente bene in Italia: il lavoro del notaio. Perché?

Beh, una prima spiegazione potrebbe essere il fatto che l'attività e la funzione notarili sono sostanzialmente sconosciute (e di ciò la colpa va soprattutto al notariato nel suo insieme) e sono viste, inoltre, come un passaggio obbligato, delle forche caudine molto onerose: se è così, questa ignoranza può essere capita se riguarda i non addetti ai lavori. Ma è grave, dissennato ed irresponsabile se riguarda sedicenti legislatori che hanno il dovere di non essere ignoranti. Nel caso specifico, peggio ancora, a mio avviso, se i legislatori si dicono di sinistra. Un'altra spiegazione potrebbe essere l'invidia! Sì, proprio l'invidia. Quando "sono costretto" ad andare dal notaio devo sempre pagare un sacco di soldi, provo invidia che un tizio, per una firmetta sotto qualche pagina, prenda tanti soldi, è un'esagerazione! Ora, può essere comprensibile che il cittadino, non informato (anche per colpa del notariato), pensi che tutti quei soldi finiscano nelle tasche del fortunato notaio; ma è incredibile che il governante di turno ragioni allo stesso modo. Anche perché quest’ultimo dovrebbe sapere che quei soldi, per il 70-80%, vanno direttamente allo Stato. Esempio: quando il cittadino compra la "prima casa", che ha un valore catastale di 100.000 euro, paga al notaio circa 5.500 euro. Di questi, 4.000 vanno di diritto allo Stato e 1500 al notaio al quale, al netto delle sue tasse, restano 750 euro.

Cosa dà il notaio in cambio al cittadino? Con una struttura organizzativa che paga lui, lo garantisce e mette al sicuro da imbrogli, incertezze, lo difende da tentativi di sopraffazione, gli indica e raccomanda la soluzione migliore per sé e per la sua famiglia e, cosa altrettanto fondamentale, si assume tutte le responsabilità nel caso di errori e danni provocati dal "rogito notarile".  Scusate, dove lo trovate un altro fesso oggi in Italia che, se sbaglia, paga davvero?  Per completezza di informazione, va detto pure che, nell'esempio appena fatto, se c'è di mezzo un' agenzia immobiliare, questa, per aver messo in contatto venditore e compratore e senza assumere per legge nessuna responsabilità, prende mediamente dai 6.000  ai 10.000 euro

Se i principi di sinistra sono ancora quelli sintetizzabili nella "difesa dei più deboli", chi si ritiene di sinistra dovrebbe soltanto e sempre difendere e sostenere la funzione del notaio. Essa consiste sostanzialmente nell'impedire che, nelle questioni e contrattazioni tra privati cittadini, che ogni giorno coinvolgono molti interessi e muovono molti soldi, il più ricco o comunque il più forte si mangi il più povero o comunque il più debole. Tutto ciò è stato ed è ogni giorno garantito dai notai italiani, i quali agiscono in nome e per conto dello Stato italiano. Lo Stato creando la figura del notaio ha, con intelligenza e spirito democratico, voluto mettere a disposizione dei cittadini una persona imparziale, altamente competente e specializzata, presente su tutto il territorio (anche nei posti più sperduti), che garantisce ed assicura l'equilibrio tra posizioni spessissimo sbilanciate, il rispetto fedele delle leggi (fa anche il poliziotto quando sospetta che i soldi pagati per una compravendita abbiano una provenienza illecita), e fornisce un risultato certo, immediato e corrispondente ai desideri dei cittadini con un "'atto notarile" che ha il valore di una sentenza (non per niente, da quelli che ne capiscono, il notaio è considerato un giudice precontenzioso, cioè uno che previene ed avita le cause) e che infine, come detto, si assume la responsabilità di tutto.

Il sistema notarile italiano è così ben fatto e strutturato che tanti Stati nel mondo lo vorrebbero impiantare a casa loro (da ultimi Giappone e Vietnam).  Riprendendo il discorso dell'invidia, c'è da dire che l'Italia e gli italiani non smettono mai di stupire e riescono sempre più a superare se stessi.  Sappiamo tutti che se tutti pagassero le tasse, tutti pagheremmo meno tasse. Ora, che ragionamento ti fa qualche governante buontempone? Invece di apprezzare ed indicare ad esempio per tutti il comportamento dei notai che, notoriamente, da sempre dichiarano tutti i loro guadagni, dicono: "Ma guarda questi fetentoni che si permettono di guadagnare tanto! Non è giusto! Devono guadagnare di meno!"  I buontemponi non si preoccupano minimamente (o non ci arrivano?) di valutare la qualità del lavoro notarile, che produce vantaggi ai cittadini ed allo Stato stesso (incassando le imposte)!  No, dicono: “…è una vergogna che questa casta di privilegiati continui ad esistere: bisogna distruggerla!".  A proposito del notariato considerato "casta" e/o lobby, …perché non si fa lo sforzo di dire cose  serie? La prima grande bufala è che si diventi notaio specialmente se si è figli di notaio.  Beh, mio nonno era un giornalaio semianalfabeta, mio padre era un impiegato comunale, io sono un notaio. Il 95% dei notai è figlio di non-notai.  Ci diventi notaio dopo aver superato un concorso pubblico, considerato il più difficile in assoluto insieme a quello per magistrato. In media, soltanto il 6-7% delle migliaia di candidati supera il concorso. Ma secondo voi questo sistema alla fine chi garantisce? Solo una persona intellettualmente onesta può capire che avere personale molto preparato, imparziale e direttamente responsabile di ciò che fa, conviene a tutti i cittadini e specialmente a quelli socialmente ed economicamente deboli. La seconda grande bufala è che i notai siano una lobby.  La verità è che, ma quei testoni per invidia non lo ammetteranno mai, 4.500 persone sparse in tutta Italia non hanno e non possono avere un peso sociale e politico-elettorale da permettere una difesa corporativa. Se l'organizzazione notarile sinora è riuscita a contrastare in qualche modo tutti gli attacchi alla funzione notarile, ciò è avvenuto perché tra i governanti, oltre a quei buontemponi cui ci si riferiva, ci sono anche persone competenti, responsabili e sinceramente democratiche, le cui menti non sono offuscate dall'ignoranza dalla irresponsabilità e dall'invidia. Questi, tra cui alcuni sottosegretari e parlamentari veramente democratici e di sinistra, hanno spiegato ai testoni: "Guardate che state distruggendo una cosa che funziona bene e fa entrare un sacco di soldi nelle casse dello Stato!".  

lo mi permetto di aggiungere una raccomandazione a quei testoni: se avete capito che il notariato è una cosa che funziona molto bene ed è una garanzia per tutti, e se volete fare veramente una cosa seria, onesta e vantaggiosa per tutti, invece di distruggere il notariato, perché non stabilite che tutte le altre “professioni” siano strutturate e controllate come lo sono i notai? Andate a chiedere, ad esempio, ai tanti avvocati seri, preparati ed onesti come si trovano insieme a tanti altri che si impegnano ogni giorno a trasformare l'avvocatura in un mercato delle vacche!

Ma la domanda finale è: fino a quando si riuscirà a difendere un bene collettivo da coloro che operano mossi da invidia, ignoranza, irresponsabilità, populismo e demagogia?

Giovanni Mancini, notaio in Biella