IL PRESIDENTE CEFFA HA SVENDUTO IL CISSABO?

IL consorzio Iris, quello che programma  e gestisce i servizi socio assistenziali del biellese occidentale, ha deliberato la fusione con il consorzio Cissabo del biellese orientale senza peraltro chiedere ai comuni orientali se fossero favorevoli  e lo fa con una delibera ambigua che sembra impegnare al limite dell’obbligo tutti.

Il consorzio Iris in tutta questa operazione ne trarrebbe un vantaggio anche economico, a parte unificare le casse, la spesa per gestione dell’ente che è molto più alta andrebbe così spalmata su tutti i comuni biellesi.

Invece il consorzio Cissabo si troverebbe ad entrare in un mega baraccone che di colpo aumenterebbe le spese di gestione.

Ma il pericolo reale per i cittadini del biellese orientale, in un momento di grave crisi, dove non ci sono più trasferimenti dallo stato e dalla regione è quello di vedere diminuire i servizi fino ad ora avuti in modo drastico per mantenere un nuovo carrozzone.

Informato di tutta questa faccenda sembrerebbe essere stato il nuovo presidente del Cissabo, all’oscuro i Sindaci, che abbia svenduto l’ente per interessi di partito?

Commenti

Ritratto di Isabella Scaramuzzi

Vorrei precisare che l'Assemblea dei Sindaci aderenti al Consorzio IRIS (di qualsiasi appartenenza politica) hanno votato all'unanimità la delibera proposta avente per oggetto NON la fusione dei due Consorzi, bensì la volontà di approfondire lo studio (costato nel 2008 ventimila euro di soldi pubblici) fatto dall'IRS di Milano sulla possibilità di uniformare i servizi ai cittadini sul territorio della Provincia di Biella. Ritengo che i cittadini di Trivero come quelli di Piedicavalli, quelli di Candelo cone di Vigliano, (solo per citare un paio di esempi) debbano avere servizi uguali in quanto non esiste che su un territorio come quello della nostra Provincia, debbano sussistere diferenze di trattamento. Qui non si tratta di stabilire chi è più bravo...o chi è il migliore in virtù del solito campanilismo che oggi non deve più esistere, ma solo a quanto e come ha diritto di ricevere il cittadino dell'uno o dell'altro Consorzio!

Gli accordi presi con il Presidente del C.d.A. Stefano Ceffa ed il Presidente dell'Assemblea del Consorzio Cissabo, prevede infatti il passaggio in assemblea dell' "espressione di volontà" da parte dei Sindaci afferenti i due Consorzi, di VALUTARE la possibilità di procedere ad una eventuale fusione.

Ovvio che le spese di gestione del Consorzio IRIS sono più elevate di quella del Consorzio Cissabo, non fosse altro per il fatto che gestiamo un bacino di abitanti/utenti che è quasi il doppio di quello del Cissabo.

Quanto all'idea di unificarsi al "carrozzone IRIS" La pregherei di evitare termini poco aderenti alla realtà. L'unica certezza che intravedo, leggendo il Suo intervento, è quella del non essere informato sulla realtà dei fatti, dell'aver voluto dare colpe che non ha al Presidente del C.d.A. Stefano Ceffa che non ha svenduto nulla e nessuno. E' un discorso aperto che farà la sua strada.

Sotttolineo ancora che l'idea progettuale, perchè di ciò si tratta, dalla nostra assemblea è stata deliberata all'unanimità, senza distinzione di posizioni politiche.

Grazie per l'ospitalità.

Isabella Scaramuzzi

Presidente del C.d.A. del Consorzio IRIS

 

Ritratto di valter clemente

La ringrazio per aver postato la sua opinione in riguardo al post di cui sopra che ha anche portato discussione in qualche consiglio comunale.

Devo però ribadirle che non ho usato il termine "carrozzone Iris", ma carrozzone è riferito al nuovo che verrebbe a crearsi. E' dal 2008 che sono informato sui fatti, avevamo l'assessorato ai servizi sociali del comune di Cossato e le scuole che ho frequentato mi hanno insegnato a leggere bene l'italiano, quello che dico lo avete scritto voi nero su bianco nella delibera e il titolo del post, forse un pò forte, me lo ribadisce Lei nella sua risposta.

Cordiali saluti e un augurio di un felice anno nuovo

Valter Clemente

segretario provinciale PRC