Considerazioni di fine anno dalla comunità GLBTQ biellese

Leggendo gli articoli riportati riportati dai giornali e dal nostro blog (www.eurialoeniso.blogspot.com) penso che un idea possiate farvela, ma noi vorremmo dire la nostra.
Cosi noi saremmo poveri malati da curare, mentre approfittare di un minore sarebbe giustificabile perchè è lui a "provocare"
Se io fossi Dio morirei un'altra volta. Peggio che crocefisso, altro che Giuda.
La Binetti avrà mica mai pensato che la sofferenza, le difficoltà a relazionarsi di alcune persone GLBTQ sono dovute molto probabilmente al senso di rifiuto che questa società bigotta e ipocrita trasmette.
Si sarà mica mai chiesta se in un paese dove le condizioni di vita sono uguali per tutti, dove l'omofobia è condannata, dove il rispetto dei cittadini e delle leggi, dove la violenza sulle donne e sui bambini è punita, ci sarebbero poi cosi tanti "disperati" disposti a farsi curare?
La lobby gay? Questa poi dovrebbe farmela conoscere, visto che sono cosi potenti e di conseguenza cosi ricchi magari mi danno una mano a pagare il mutuo della casa che io e il mio compagno abbiamo, con molti sacrifici, comprato, cosa che il governo italiano non fa.
In quanto al vescovo di Tenerife sarebbe meglio se si informasse su come l'abuso di un minore devasti per anni la mente e, probabilmente anche l'anima di un bambino.
Anche se fosse davvero "lui" a provocare proprio perchè noi dobbiamo essergli da esempio dobbiamo evitare di approfittarne e in misura maggiore, se è possibile, quando si porta un abito talare, ma al nostro vescovo evidentemente fa piacere scaricare su dei fanciulli le colpe dei suoi confratelli che in giro per il mondo hanno già incontrato questi angeli trasformatisi in diavoli per attentare alle virtù di santa madre chiesa, ma dove trovano il coraggio di dire certe cose?
Dove hanno sepellito le loro coscienze per poter esternare liberamente senza pensare a quanto male le loro dichirazioni fanno a chi veramente crede, a chi ha ancora, nonostante questa chiesa cattolica, una fede incrollabile in ciò che Dio davvero è e manifesta.
Io mi fermo qui, troppo schifato per continuare, chiedo solo a quelli che davvero credono di aiutare queste persone a capire e a riflettere sui molti passi del vangelo che insegnano a come amare e perdonare e a come rispettare i più piccoli e i deboli.

Adriano Guala per “EurialoeNiso” Associazione GLBTQ Biella.