Sabato 10 novembre Bertinotti a Biella!

 

BIELLA

Il presidente della Camera, l’ex sindacalista sentimentale, il cittadino preoccupato per «l’imbarbarimento della società». Così si è mostrato Fausto Bertinotti nella sua visita ieri in città. Tre le tappe della mattinata che l’hanno visto prima ospite in Provincia, poi alla Camera del lavoro e infine a Città studi. Gli amministratori biellesi non hanno certo nascosto il disappunto per il momento «difficile» che sta attraversando la politica italiana. Non hanno risparmiato le critiche mentre a sua volta Bertinotti ha ammesso che soprattutto alla politica «occorre ridare una dimensione logica riducendone i costi, ma anche rivedendo la legge elettorale e l’iter della Finanziaria che impegna lo stato per tre interi mesi, costringendolo ad abbandonare le priorità e le questioni cruciali». Dopo aver ascoltato le sollecitazioni di Paolo Azario, presidente del consiglio provinciale, e Gilberto Pichetto che rappresentava la Regione e prima di lasciare il palazzo, Bertinotti non ha dimenticato di lusingare la terra biellese «culla della civiltà tessile, dove uomini e donne hanno sudato fatica per far crescere il territorio» per poi spiegare meglio, alla Cgil, che quegli uomini e quelle donne erano i lavoratori con i quali si confrontava nel periodo in cui faceva attività sindacale. «Mi spiace, ma l’emozione mi tradisce qui a Biella - ha detto -. Il mio ricordo va ad Adriano Massazza Gal e a voi che ho davanti oggi. Erano gli Anni 60, ci si chiamava tutti per cognome, qualche volta si litigava sugli orari di lavoro e sui salari ma ci siamo sdempre rispettati e siamo rimasti amici. Della mia prima visita mi ricordo il buio, uguale a quello di una valle stretta e dei reparti di fabbrica, i corridoi lunghi, le stanze arredate con i mobili del Fascio. Da quel giorno abbiamo fatto una lunga strada e vorrei essere un buon presidente della Camera perché mi sento uno di voi e conosco bene la vostra storia». La veste istituzionale non ha impedito a Bertinotti di aprire una parentesi sugli ultimi episodi di cronaca: «La società si sta imbarbarendo: per colpa di denaro, profitto, voglia di arrivare, la civiltà è entrata in crisi. Recuperiamo i valori di ieri, lasciamo spazio alla fraternità, la stessa che ha sempre accompagnato il movimento operaio». Applausi, abbracci e strette di mano hanno seguito l’ex leader di Rifondazione fino a Città studi dove il presidente Squillario, il sindaco Barazzotto, Franco Thedy in rappresentanza dell’Unione Industriale, Gianfranco De Martini per Camera di Commercio, lo stesso presidente della Provincia Scaramal e Liliana Rosazza Prin della Cisl, hanno snocciolato numeri e dati. Toccante l’ultimo intervento, la testimonanza di un operaio della Cerruti, Michele Racanelli: «E’ questa la dignità biellese che conosco - ha concluso Bertinotti - una lezione dettata dalla professionalità che solo chi lavora da sempre può avere, la grande civiltà del made in Italy di cui tanto si parla. Raccolgo le vostre sollecitazioni».
Paola Guabello da www.lastampa.it del 11/11/07

 

Sabato 10 novembre Fausto Bertinotti a Biella. Vi alleghiamo la notizia apparsa su "La Stampa". ...e il programma probabile.
9.45 in Provincia incontro con le Istituzioni
10.30-10.45 (probabile) spostamento a piedi alla Camera del Lavoro
10.45 Camera del Lavoro: intervista per Adriano Massazza
11.30 intervento al Convegno a Città Studi sull'economia biellese
13.00 partenza da Biella

Blitz a Biella, il 10 novembre, per il presidente della Camera Fausto Bertinotti. L’ex segretario di Rifondazione sarà in Provincia, per discutere della crisi economica biellese. Incontrerà il presidente Sergio Scaramal, il sindaco Vittorio Barazzotto, i sindacati, gli imprenditori e i cittadini. Bertinotti era stato invitato da Scaramal «a partecipare a un confronto con le parti sociali, per trovare insieme percorsi efficaci per un’uscita, il più possibile indolore, dalla crisi».