CISSABO

 

 

SULLE DIMISSIONI DI TOMAT

 

 

Se è vero che le dimissioni di Tomat sono un problema politico interno al centrodestra è anche vero che in una fase di crescente disagio sociale non si può lasciare la gestione del Cissabo senza guida politica. La assoluta mancanza di responsabilità da parte degli amministratori del centrodestra non assolve il centrosinistra, incapace di proporre alternative valide e di imporre allo sfascio soluzioni praticabili.

I pesanti tagli della regione ai consorzi, penalizzano la crescente domanda di aiuto dovuta alla crisi che colpisce oramai larghe fasce di popolazione.

La politica locale, i comuni con i sindaci in testa dovrebbero battagliare contro al giunta regionale e in collaborazione con l'Anci di cui Corradino, sindaco di Cossato, è vicepresidente, insistere sul governo.

I comuni dovrebbero altresì fare delle scelte politiche ben precise, laddove diventa necessario dovrebbero aumentare le quote di partecipazione al Cissabo, non fare proposte farsesche come quella del sindaco di Crosa di togliere i buoni pasto ai dipendenti, dipendenti che vengono lasciati soli nella gestione dell'ente e che come ebbe a dire Tomat durante l'audizione al comune di Cossato, sono i peggio pagati della provincia ma i più responsabili e responsabilizzati.

Rottin dovrebbe provare vergogna nel proporre di togliere i buoni pasto perché dimostra la sua incapacità amministrativa e di proposta politica.

Il centrosinistra dovrebbe trovare un candidato alla presidenza del Cissabo, dovrebbe proporre un programma serio e andare all'assemblea con il coraggio della ragione e chiedere di votare il proprio candidato e programma. La soluzione delle dimissioni di Tomat a presidente del Cissabo non è un problema del centrodestra, è un problema dell'intera comunità.

 

Commenti

Ritratto di valter clemente

 

Egr. Sig. Rottin,

 

 

dopo la sua cordiale telefonata, ho fatto mente locale su quanto avvenuto e sono andato a riguardare quanto avevo scritto.

E' vero, ho personalizzato la critica sulle capacità amministrative sulla Sua persona, ma in un contesto che riguardava le dimissioni di Tomat e l'incapacità di trovare un sostituto in un momento politico delicato (sabato 31 ci sarà l'assemblea con l'Iris per decidere prese di posizione importanti e il Cissabo si presente senza Presidente) e il Biellese che ho immediatamente letto per vedere se aveva stravolto il mio pensiero, riporta fedelmente quanto ho espresso, il problema del Cissabo è un problema di tutti.

Sulla frase che La riguarda; all'assemblea di Marzo, Lei dice testuali parole: faccio qualche sparata.

Poi dice che per ridurre le spese del Cissabo si potrebbe intervenire sui buoni pasto, dopo e Le do atto, Lei suggerisce la possibilità di un aumento delle quote.

La mia critica che indubbiamente non è leggera, ma ritengo neanche offensiva, nasce da quelle parole: sparata e buoni pasto. Capirà che in questa fase dove l'attacco del governo e del parlamento alle conquiste operaie, dove i provvedimenti finora presi vanno solo in una direzione, sentire un Amministratore che propone interventi sul salario differito dei lavoratori faccia alzare il livello dell'attenzione e della critica.

Va ricordato che nell'ultima apparizione come Presidente, Tomat, aveva esplicitamente detto, in consiglio comunale a Cossato, durante un'audizione, che il personale del Cissabo è il meno pagato, cioè con livelli di categoria più bassi, di ogni altro ente e il più responsabile.

La lettera pubblicata sul Biellese è fedele e la può anche leggere sul sito www.rifondazionebiella.it, mentre le sue parole le può riascoltare sul sito www.biellawebtv.it.

Resto disponibile a incontrarLa in qualsiasi momento per un approfondimento dei problemi.

 

Cordiali saluti

Valter Clemente

segretario della Federazione Biellese del PRC

Ritratto di valter clemente

 

Comunicato su Cissabo

 

 

 

Finalmente un sindaco che affronta con decisione l'assenza , da mesi, del presidente del Consiglio di Amministrazione del Cissabo. Il sindaco di Quaregna, Giordani, invita gli altri sindaci a chiedere l'assemblea per risolvere la questione delle dimissioni di Tomat che hanno lasciato il consorzio senza guida politica in un momento particolarmente difficile e , senza mezzi termini, critica il sistema delle quote che blocca ogni soluzione.

Questo segue la presa di posizione del PRC che già aveva evidenziato come, indipendentemente dalle posizioni politiche, la gestione del Cissabo sia un problema di tutti e non del centro destra.

Nello stesso scritto il PRC criticava il sindaco di Crosa, Rottin, che nell'ultima assemblea del consorzio aveva proposto, a fronte della riduzione delle risorse per le politiche sociali, di ridurre i buoni pasto dei dipendenti per risparmiare.

Proposta che , a nostro parere, evidenziava una scarsa capacità amministrativa in quanto non teneva conto che i dipendenti del pubblico impiego, hanno il contratto bloccato da anni senza nessun tipo di adeguamento al costo della vita.

A queste affermazioni il sindaco Rottin ha reagito richiedendo un confronto con il PRC.

Nei giorni scorsi, in un clima sereno e costruttivo, alcuni rappresentanti del PRC e FDS hanno incontrato il primo cittadino di Crosa, che ha chiarito come la sua affermazione fosse stata una provocazione mentre la sua proposta politica era l' aumento delle quote da parte dei comuni afferenti al Consorzio.

L'incontro è stato l'occasione anche per conoscere le iniziative del comune di Crosa volte ad una maggior tutela dell'ambiente e della qualità della vita.

Abbiamo apprezzato in particolar modo alcune interessanti iniziative che potrebbero essere assunte anche da altri comuni, quali ad esempio l'assunzione da parte del comune, del costo aggiuntivo che le famiglie, residenti nei piccoli comuni , devono sostenere per vedere garantito il diritto allo studio dei propri figli o per conciliare i tempi lavoro con la loro cura.

L'incontro è quindi stato un momento di chiarimento ma anche e soprattutto di confronto costruttivo

 

Cordiali saluti

Valter Clemente

segretario provinciale PRC