COMUNICATO STAMPA NELL’EX MACELLO ILLEGALE E’ LA POVERTA

’ Anche il Biellese è percorso da tempo da una campagna martellante volta a creare allarme sociale contro i migranti e contro le persone impoverite e senza tetto che praticano il diritto all'abitare occupando spazi pubblici abbandonati perchè lo stato sociale non esiste più per loro. In questa arte elettorale della caccia allo scalpo degli ultimi da offrire ai penultimi per procacciarne i voti si dilettano fascisti, leghisti e 5Stelle. Il PD con i suoi esponenti locali gioca sull'ambiguità: da un lato tavoli e parole sull'accoglienza, dall'altro delega dei problemi a Caritas, volontariato e società civile e fedeltà al decreto anticostituzionale Minniti-Orlando, con il suo corollario di patti che riteniamo criminali con Libia e Turchia. In questa barbarie istituzionale chi è stritolato sono le numerose persone che, ben lungi dall'invadere alcunchè, cercano una vita migliore lontano da guerre, violenze, miseria e sfruttamento di cui l'Occidente e l'Europa i sono principali responsabili. Questo è il senso dell'accanimento degli esponenti della miseria della politica e del centro-sinistra ponziopilatesco, tutti in pellegrinaggio mediatico davanti agli edifici dell'ex-Macello di Via Ivrea con battage pubblicitario dei media locali. Insediamenti informali di rifugiati, edifici occupati nelle grandi città, baraccopoli in aree rurali – n esistono in tutta Italia, e sono l'effetto più evidente di un problema strutturale: l'assoluta assenza nel nostro paese di politiche e azioni concrete finalizzate a favorire l'inclusione sociale dei rifugiati. La soluzione è requisire edifici pubblici vuoti ed abitabili da subito, altra cosa è il dormitorio che vale solo per la notte. Anche a Biella, come in molte città, i diritti fondamentali alla casa, al lavoro, alla salute sono stati drasticamente tagliati e svenduti per tutti i cittadini, non più riconosciuti dalle istituzioni locali che si barcamenano col pareggio di bilancio in un sistema che ha demolito lo stato sociale per tornare agli enti di beneficienza e del si salvi chi può. Gli impoveriti non hanno altra scelta che autorganizzarsi con l'aiuto solidale di tante e tanti lontano da clamori . Rifondazione Comunista Biellese, nella convinzione che il mondo si divide tra sfruttati e sfruttatori e non tra nativi e migranti, continua il suo impegno nella solidarietà concreta, intendiamo correre il rischio di reato di solidarietà piuttosto che adeguarci alla barbarie consociativa e sempre ci opporremo al fascismo ed all'odio razziale che opinione non è, ma reato. La Segreteria di Rifondazione Comunista Biellese Biella,7 Settembre 2017